Le variabili servono per memorizzare dati e informazioni durante l’esecuzione di un programma. Potete chiedere delle informazioni all’utilizzatore del vostro software, per esempio la sua data di nascita e quindi salvarla all’interno di una variabile per usarla in un secondo momento, per esempio per calcolare le tasse dovute quest’anno.

Una variabile può essere immaginata come un cassetto nella memoria del computer in cui archiviamo delle informazioni. Ogni cassetto deve avere un nome unico e ben preciso che ci permetta di ritrovarlo senza indugio. Il nome è utile per avere un’idea delle informazioni contenute. Se chiamiamo una variabile età o temperatura, è chiaro cosa possa contenere. I nomi delle variabili in Python non possono iniziare con un numero. In genere è preferibile usare lettere dell’alfabeto (maiuscole o minuscole e numeri). Si possono usare anche alcuni caratteri speciali, ma meglio limitarsi al simbolo di “underscore” (_) per evitare spiacevoli disguidi.
Creiamo una variabile di nome A e memorizziamo al suo interno il numero 10:
A = 10
Possiamo poi utilizzarla semplicemente richiamandola per nome. Per stampare il suo valore con print(), scriveremo:
print(A)
e nella console:
10
Le variabili possono contenere qualsiasi tipo di dato. Ecco un esempio:
#esempio con le variabili A = 10 B = 12 C = "ciao" D = 0.2345 print("A", A) print("B", B) B = A + 1 print("B dopo la modifica", B) print("C", C) print("D", D)
Listato 1.4 – Creiamo e utilizziamo delle variabili.
Eseguendolo otteniamo:
A 10 B 12 B dopo la modifica 11 C ciao D 0.2345
Nella prima parte del listato 1.3 creiamo delle variabili che contengono diversi tipi di informazioni. Nella seconda parte del codice stampiamo i valori delle variabili create con print(). Dopo le prime due print() incontriamo l’istruzione:
B = A + 1
Questa scrittura è definita una “assegnazione”: stiamo assegnando a B il valore di A a cui aggiungiamo una unità. Il valore di B andrà quindi perso, sostituito dal nuovo valore. Quando l’interprete incontra il nome di una variabile, per esempio A, la cerca nella memoria e ne estrae il valore per poterlo utilizzare.
Stampare da professionisti
Combinando print() con un particolare tipo di stringa, possiamo stampare scritte e messaggi con grande flessibilità. Anteponendo il carattere f a una stringa creiamo una maschera in cui possiamo inserire testo statico e variabili. Ecco un esempio:
A = 10 B = 20 S = A + B print(f"La somma di {A} e {B} è pari a {S}")
Listato 1.5 – Stampiamo delle informazioni utilizzando una maschera per la formattazione.
Eseguiamo il codice e osserviamo:
La somma di 10 e 20 è pari a 30
All’interno della stringa di formattazione, tutte le variabili devono essere racchiuse tra due parentesi graffe. Su un PC possiamo aprire una parentesi graffa premendo insieme CTRL+ALTGr+[. Per chiuderla utilizziamo la combinazione: CTRL+ALTGr+]. Su mac utilizziamo: Option+SHIFT+[ e Option+SHIFT+]
Cose da provare
Provate a creare un listato con due variabili (A e B) a cui assegnate due numeri a scelta. Create quindi altre 4 variabili in cui inserire il risultato della somma, sottrazione, divisione e moltiplicazione di A e B. Stampate i risultati.